giovedì 15 novembre 2012

ordine del giorno proposto

UN ORDINE DEL GIORNO IN CERCA DI PRESENTATORI

Ordine del giorno:

Istituzione di un consiglio nazionale dei lavoratori/trici che partecipi ai lavori del Comitato Politico Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.

Una Conferenza permanente nazionale dei lavoratori/trici che da ogni Federazione invia almeno un delegato ai lavori nazionali.

I delegati eletti nelle conferenze provinciali dei lavoratori/trici riportano a livello nazionale una mappatura della crisi privilegiando le indicazioni di lotta e gli obiettivi individuati, piuttosto che la semplice denuncia della situazione, e sono revocabili, sostituibili, designati di volta in volta dalle assemblee di lavoratori/trici a livello di ogni federazione.

Rimangono invariati, nel rispetto delle Statuto, i poteri e i compiti del CPN ma ad ogni votazione vanno registrati e resi pubblici anche i voti della assemblea nazionale dei lavoratori/trici che saranno indispensabili per una valutazione politica delle decisioni prese.

Questa sperimentazione è necessaria perché in questo modo avremo più di un centinaio di lavoratori che impareranno a lavorare in un CPN , che potranno riportare indicazioni dirette da una rete estesa di situazioni lavorative, che aiuteranno a migliorare il nostro apparato che è abbastanza cattivo.

I lavoratori che affiancheranno i lavori del CPN non debbono essere in modo prevalente quei lavoratori che hanno compiuto un lungo servizio nelle organizzazioni sindacali o di partiti poiché in questi lavoratori/trici si sono già create certe tradizioni e certi pregiudizi contro i quali appunto noi vogliamo lottare.

Questi lavoratori/trici assistendo a tutte le sedute del CPN, leggendo e commentando i documenti del CPN possono costituire in breve tempo una struttura di riferimento capace di dare stabilità allo stesso CPN, ad evitare pericoli di scissioni o di personalismi esasperati e capace  di lavorare effettivamente al rinnovamento e al miglioramento dell'apparato.

Si tratta quindi di rinnovare l’azione del Partito della Rifondazione Comunista senza scimmiottare  ragionamenti populisti o giustizialisti sulla “casta”  e sulla “rottamazione” che vanno di moda in altri ambienti.

Rinnoviamo l’azione del Partito della Rifondazione Comunista attingendo dai nostri soggetti di riferimento e qualificando in questo modo il nostro apporto alla crescita del movimento più generale.



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